di Carla Geri Camporesi
pp. 65, f.to 12×16,5, 2006
ISBN 978-88-7246-734-3
€ 4,00
Questa pianta è diventata oggetto di numerose ricerche scientifiche, finalizzate soprattutto a prevenire le malattie cardiovascolari e tumorali. Infatti l’aglio è efficace nella prevenzione della calcificazione delle arterie, prima causa dell’infarto, dell’ictus e delle malattie circolatorie, dovuta, in massima parte all’aumento del colesterolo nel sangue.
La prima vera prova scientifica delle proprietà terapeutiche dell’aglio risale al 1858, quando il chimico e biologo francese Louis Pasteur scoprì la sua efficacia nel bloccare la riproduzione di numerosi batteri nocivi.
La Biblioteca Nazionale di Medicina di Bethesda, nel Maryland, Stati Uniti, ha più di cento relazioni scientifiche sull’aglio pubblicate a partire dagli anni Ottanta fino a oggi.
Il solo inconveniente che l’aglio presenta è il sapore forte e persistente. Chi desidera un gusto meno robusto scelga la varietà rosa; cotto, tuttavia, pur conservando quasi interamente le sue proprietà, perde in maniera sensibile l’acutezza del sapore.
L’aglio è un condimento indispensabile in cucina e specialmente in Toscana se ne fa grandissimo uso. Si amalgama con ogni tipo di carne, selvaggina, pesce, crostacei, funghi e con la maggior parte delle verdure e delle erbe. Si usa spesso insieme al prezzemolo e ai funghi, dei quali sembra far sprigionare assai meglio l’aroma. Probabilmente sarebbe più facile elencare i piatti .in cui l’aglio non compare, che fare l’opposto.
Dopo la cipolla, l’aglio è probabilmente il condimento più usato dall’uomo, ed è significativo che abbia un ruolo importante in tutte le cucine del mondo.
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