di Marilena Lucente
pp. 128, f.to 12×16,5, 2022
ISBN 978-88-6550-732-2
€ 8,00
È difficile, raccontando la storia di Anita, districare storia e leggenda. Oltre i particolari romantici Anita condivise veramente gli ideali politici del suo Josè e lo seguì ovunque in viaggi e battaglie.
Ana Maria De Jesus Riberio nasce vicino alla città di Laguna nello stato di Santa Caterina nell’odierno Brasile. Riceve un’educazione elementare, ma dimostra sempre intuito e intelligenza. All’età di 14 anni si sposa e si trasferisce a Laguna con Manuel Giuseppe Duarte, un calzolaio conservatore e reazionario, ma il matrimonio dura pochi, difficili, anni, fino alla morte prematura di Manuel.
Nell’anno 1839 Garibaldi arriva con tre lancioni per prendere Laguna e costituire la Repubblica Juliana, si era infatti rifugiato in America Latina, prendendo subito parte a insurrezioni locali. Dalla sua nave Garibaldi scruta la terraferma con un cannocchiale e scorge un gruppo di ragazze che passeggiano lungo la riva. La sera stessa incontra proprio la giovane che così tanto desiderava conoscere. Nelle sue memorie Garibaldi scrive che rimase fulminato dal suo aspetto e dalla sua personalità. Anita e Giuseppe hanno una vita disseminata da pericoli, sacrifici e povertà, fino alla prematura morte di Anita nel 1849 durante i moti di quegli anni.
Ana Maria De Jesus Riberio nasce vicino alla città di Laguna nello stato di Santa Caterina nell’odierno Brasile. Riceve un’educazione elementare, ma dimostra sempre intuito e intelligenza. All’età di 14 anni si sposa e si trasferisce a Laguna con Manuel Giuseppe Duarte, un calzolaio conservatore e reazionario, ma il matrimonio dura pochi, difficili, anni, fino alla morte prematura di Manuel.
Nell’anno 1839 Garibaldi arriva con tre lancioni per prendere Laguna e costituire la Repubblica Juliana, si era infatti rifugiato in America Latina, prendendo subito parte a insurrezioni locali. Dalla sua nave Garibaldi scruta la terraferma con un cannocchiale e scorge un gruppo di ragazze che passeggiano lungo la riva. La sera stessa incontra proprio la giovane che così tanto desiderava conoscere. Nelle sue memorie Garibaldi scrive che rimase fulminato dal suo aspetto e dalla sua personalità. Anita e Giuseppe hanno una vita disseminata da pericoli, sacrifici e povertà, fino alla prematura morte di Anita nel 1849 durante i moti di quegli anni.
Comments are closed.