di Umberto Sereni
pp. 64, f.to 12×16,5, 2024
ISBN 978-88-6550-932-6
€ 10
Il Caffè Caselli, tenuto da Alfredo Caselli, un originale simpatico tipo di enciclopedico autodidatta, amico di tutti gli spiriti illuminati, protettore di artisti flagellati dalla ‘bohème’ , collezionista di oggetti d’ arte, era il nostro piccolo ‘Aragno’ … Nelle lunghe serate dell’ umido inverno lucchese, io mi rifugiavo da ‘Carluccio’ , come con un grazioso diminutivo veniva denominato il locale, dal nome del suo barbuto proprietario, a godermi un confortante tepore, ma ancor più ad elettrizzare il mio spirito fra una eletta compagnia di ingegni fosforescenti». Per i ‘nobili spiriti’ il Caffè Caselli assolveva contemporaneamente a più funzioni: era un rifugio che li ristorava e li ripagava di tante amarezze quotidiane; era un fortilizio che li difendeva dall’ invadenza ‘bottiniana’ ; era un’ isola sottratta alle leggi che dominavano la città; era l’ anello che li teneva legati a quel mondo della Bellezza al quale sentivano di appartenere; era l’ anticipo della Lucca che volevano: una città aperta alle novità, protagonista del progresso, finalmente tornata a splendere nel firmamento della cultura e dell’ arte.
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