di Aldo Santini
pp. 72, f.to 12×16,6 ill. b/n, 2003
ISBN 978-88-7246-582-0
esaurito
Aldo Santini ci mostra due figure fondamentali nella vita del Carducci, il padre Michele e la Maremma. Nonostante ai poeti venga solitamente attributita un’indole forte e combattente, nel caso del Carducci tale indole è da ricollegare al padre: era lui il vero personaggio della storia carducciana in Maremma, un uomo senza paura e convinto delle sue idee rivoluzionarie che esprimeva in pubblico ad alta voce. Carducci Giosué è cresciuto all’ombra di tale forza dirompente che lo ha profondamente influenzato. La Maremma dal suo canto offre al poeta tutto il suo splendore, che fra giochi nei campi e matrimoni per scherzo, segnano l’immaginazione e l’anima del Carducci che a soli undici anni comincia a comporre versi. La Maremma e il finto matrimonio con la bella Maria vengono ricordati dal poeta in Idillio Maremmano che celebra tutta la bellezza della giovane ragazza, a cui ripensa con profonda nostalgia. Probabilmente è proprio il Giosué di questa poesia che bisogna considerare come il poeta più vero e genuino. Santini, fornendoci informazioni sulla vita e gli avvenimenti del periodo che va dal 1835 al 1907, ci mostra un quadro completo della vita di Giosué Carducci, che insieme a Pascoli e D’Annunzio ha costituito il trio dei poeti-vate dell’Italia del Novecento.
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