di Gianluigi Simonetti
pp. 424, f.to 15×21, 2002
ISBN 978-88-7246-505-9
€ 21,00
La fortuna di Ossi di Seppia, Occasioni e Bufera è troppo vasta per essere legata a soli fattori stilistici: è facile percepirla ma difficile circoscriverla; anche per questo, probabilmente, non è stata sufficientemente studiata.
Ben oltre i suoi versi più memorabili Montale ha introdotto in Italia una nuova idea di poesia: la conoscenza per ‘barlumi’, l’eros feticistico, la religiosità gnostica e dualista, lo stoicismo etico si mescolano ai dati metrici, linguistici e culturali e insieme fanno sistema, realizzando un modello di grande fascino e di importanza storica.
Dal momento che questa novità ha attraversato la superficie dello stile per incidere sulle strutture profonde della lirica italiana, il problema principale per lo studioso non risiede tanto nel reperire le prove dell’influsso di Montale, quanto nel comprenderle tutte in una interpretazione unitaria.
Lo scopo del presente volume è l’analisi della figuralità montaliana, la storia formale della sua ricezione e insieme un’ipotesi sul loro significato.
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