di Laura Melosi
pp. 244, f.to 15×21, 2002
ISBN 978-88-7246-512-7
€ 18,10 Disponibile in ebook su Torrossa
Per Pietro Giordani scrivere non fu mai una pratica formalmente neutra. Quando volle celebrare uomini grandi e meno grandi del suo tempo, o dare un giudizio pubblico sugli eventi del storici, produsse memorabili esempi di eloquenza; ma al tempo stesso, quando intese comunicare in privato i suoi umori critico-polemici, adoperò uno stile personalissimo e alternativo a quello aulico letterario. La discussione su quale delle sue due maniere – quella togata machiavellianamente “reale e curiale”, o quella da lui stesso definita «in camicia» – goda di maggior credito è oggi in atto, e mentre l’autore di elogi, panegirici e discorsi un tempo ritenuti modelli di perfezione ha difficoltà a restare nel canone, all’epistolografo si tende a riconoscere la patente di modernità. In questo libro sono considerati entrambi gli aspetti della produzione giordaniana, con particolare riferimento al Giordani «dopo i quarant’anni», parodiando il titolo della ormai storica monografia di Giovanni Ferretti. La prospettiva critica è pertanto duplice: da una parte la verifica dei registri stilistici, dall’altra l’esame di un particolare contesto storico-culturale.
Laura Melosi (Pescia, PT, 1963) lavora presso l’Università di Macerata. Ha curato il Carteggio Giordani-Viesseux. Opinioni e giudizi dei contemporanei 1823-1837 (Firenze, Olschki, 2001, 2 voll.). Si è inoltre occupata di Novecento letterario italiano: Tozzi (Anima e scrittura. Prospettive culturali per F.T. Firenze, Le Lettere, 1991), Ungaretti, Palazzeschi, Loria.
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