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L’acquedotto di Lorenzo Nottolini

acquedotto di Lorenzo Nottolinidi Claudio Salvetti


pp. 136, f.to 17×24, 20 ill. b/n
ISBN 978-88-7246-617-9
€ 20,00

 

L’acquedotto di Lorenzo Nottolini o, come lo chiamano i lucchesi, il Torrione delle fontane, è sicuramente il più evidente dei piccoli capolavori ingegneristici e architettonici che si possono trovare  fuori dal centro storico. Il libro ripercorre le vicende storiche, lunghe e non lineari, che hanno portato alla sua realizzazione. Oggi, seppur deturpato dal taglio di due arcate con la costruzione della Firenze-Mare, rimane una bellissima opera dell’uomo, che non disturba ma che anzi si sposa con l’ambiente circostante. Una buona pista ciclabile per una piccola gita fuori porta e una meravigliosa meta per delle passeggiate nel verde lontani da traffico.

Nato dalla necessità di rifornire Lucca di una nuova fonte idrica in modo da non avere problemi igienici e di rifornimento di acqua potabile corrente (Spesso infatti, l’acqua dei pozzi risultava essere poca e malsana in quanto stagnante); già nel 1732, Giuseppe Natalini fece uno studio per prendere l’acqua da Badia di Cantignano ma, nel 1763 fu deciso di prelevarla dai monti sovrstanti di Guamo. I lavori però non presero mai realmente il via. Solo nel 1822, Maria Luisa di Borbone, duchessa di Lucca, deliberò la costruzione dell’acquedotto investendo di tale compito il regio architetto Lorenzo Nottolini.

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