di Mita Vellutini
pp. 168, f.to 21×28, 13 ill. b/n, 2007
ISBN 978-88-7246-851-7
€ 22,00
Questo libro fornisce un grazioso e talvolta ironico affresco di alcuni aspetti della società lucchese del Cinquecento, nel quale fa capolino quel certo ʻgarboʼ lucchese che tutti ben conosciamo. Leggendo questo libro, il lettore si troverà davanti una Lucca cinquecentesca caratterizzata da un assetto sociale vivo e palpitante, da un variegato universo femminile, invero costretto da regole ferree ma vivace e convolgente al contempo. Se, dato il contesto storico, appare prevedibile la condizione della donna maritata, risulta assai interessante, e talvolta singolare, la situazione delle altre due categorie sociali in esame: le monache e le meretrici. Il testo, attraverso unʼ accurata analisi dal forte valore storico, si sviluppa dal contesto generale, e quindi dallʼanalisi della situazione della donna nello Statuto lucchese del 1539, allʼanalisi delle varie condizioni. Lʼautrice penetra nella vita quotidiana delle donne monache – costrette o per vocazione, delle meretrici, delle serve o delle donne aristocratiche, nella vita di donne sempre alla ricerca di quella libertà che la Lucca del ʻ500 difficilmente poteva loro concedere.
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