di Pier Luigi Giorgi
pp. 104, f.to 13,5×21, ill. colore, 2015
ISBN 978-88-6550-457-4
€ 14,00
Questo libro non è un lavoro scientifico; per la scienza ci sono altre strade che l’autore ha percorso nella sua brillante carriera. “La mia India. Diario di un medico” è invece il racconto di dieci anni di attività pediatrica in India da cui emerge la grave situazione in cui vive l’infanzia e l’adolescenza indiana. Situazione che ha del paradossale se si pensa al progresso tecnologico di quel continente. Il messaggio che si può ricavare della letteratura dell’esperienza di Pier Luigi Giorgi è quindi prima di tutto umano, di un uomo che ha messo in pratica l’essenza della sua profesione, proprio laddove era più necessaria, ma anche per chi vuol capirlo, un richiamo necessario al senso di responsabilità con il quale dobbiamo crescere i figli e nipoti, cioè gli uomini del futuro.
La mia India. Diario di un medico è quindi un viaggio nel subcontinente indiano accompagnati dal dottor Pier Luigi Giorgi che, con perizia, sincerità, umanità e a volte la necessaria crudezza ci fa toccare quasi con mano la realtà della vita in quei paesi da lui attraversati. Nei suoi racconti traspare la forte umanità dell’autore e si riesce a percepire la durezza dell’infanzia in quell’India rurale attraversata dall’autore. Ma se anche i più colpiti sono le bambine e i bambini indiani resta evidente come sia tutta la popolazione a soffrire di una carenza di risorse che appare in molti casi come endemica e che si rivela come causa prima anche se non unica della grave condizione in cui le popolazioni di questi villaggi si trovano spesso a sopravvivere più che a vivere. Ed anche se l’India è realmente un grande paese, non potrà esserlo a pieno finche molte di queste disparità fra ricchi e poveri non saranno appianate, finché ciò che è disponibile per pochi non lo sarà per molti se non per tutti. Questo è ciò che l’autore ne “La mia India. Diario di un medico” in fondo ci porta a scoprire.
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