a cura di Marcello Brunini
pp. 164, f.to 21×24, ill. col., 2019
ISBN 978-88-6550-695-0
€ 22,00
Il volume non offre solo una moderna fotografia dei principali fondi conservati nell’archivio storico diocesano ma grazie all’approfondito studio della documentazione dell’amministrazione del patrimonio del vescovato, è possibile presentare al pubblico anche un primo inquadramento storico sulla realizzazione delle pitture murarie presenti nello studiolo del Vescovo riccamente decorato a grottesche”. Don Brunini ha spiegato, infatti, che sono state ricostruite e riunite in un’unica pubblicazione le vicende storiche dei fondi documentari e delle raccolte librarie custodite dall’archivio. Si tratta, dunque, di una pubblicazione che segna un punto di svolta fondamentale per la conoscenza e la divulgazione di un patrimonio che, per i documenti anteriori all’anno mille, già gode dell’alto riconoscimento del Memory of the world register dell’UNESCO.
Il volume si compone di vari contributi. Valentina Cappellini (archivista) ha descritto la ricchezza e l’antichità de L’Archivio Arcivescovile di Lucca; Gaia Elisabetta Unfer Verre (archivista) ha scritto de Il Fondo del Capitolo della cattedrale di San Martino che è conservato nell’Archivio Storico Diocesano; Tommaso Maria Rossi (archivista) con Archivi di chiese, enti, parrocchie e persone ha presentato anche fondi e documenti meno noti. Nel volume si trovano inoltre l’elenco dei fondi e, infine, due saggi tematici: quello di Beatrice Maria Chiti (laureanda con tesi sul palazzo arcivescovile) intitolato Lo studiolo del vescovo di Lucca e quello di Franco Anichini (professore e artista) che offre il suo contributo sui Rilievi pittorici dello studiolo nel Palazzo vescovile di Lucca.
«Questo volume – ha dichiarato don Marcello Brunini – si collega alla recente iniziativa di valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana, denominata Aperti al MAB, che noi stiamo realizzando con la mostra documentaria ‘Tredici secoli in mostra’ in corso fino al 26 giugno prossimo. Ma vuole essere anche un’ulteriore occasione per far conoscere le attività e le operazioni di gestione dell’Archivio, nonché l’impegno da anni profuso dalla Diocesi nella salvaguardia della propria memoria storica».
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