di Cesare Sardi
pp. 376, f.to 13,5×21, 2016
ISBN 978-88-6550-750-6
€ 5,00 disponibile in ebook su kindle store
Ancora nel corso del XIX secolo è ricca la cronaca di truci condanne a pubbliche esecuzioni
Il Codice penale conservava, a punizione, dei parricidi, uno di quei sanguinosi aggravamenti di pena che formavano una caratteristica delle procedure criminali nel Medio Evo…
…Il trasferimento delle esecuzioni dalla piazza S. Michele sul Prato rese più agevole 1′ opera del pio sodalizio e liberò da quelli spettacoli sanguinosi il centro della città eliminando i pericoli che potevano derivarne. 11 cambiamento di ubicazione non rese però minore quel concorso, anzi lo accrebbe, per la vicinanza della porta, aumentando il numero dei contadini. E questo uno strano fenomeno di spsicologia popolare che anch’ oggi vediamo rinnovarsi dovunque si rinnovano quei truci episodi e in sostanza era ciò che si voleva nel concetto dei legislatori perché la pubblicità delle esecuzioni era,nella loro mente, un mezzo terrorizzante adoperato per prevenire e diminuire i delitti. Fu molto discusso fra i giuristi e i moralisti se quel mezzo fosse utile o dannoso: ma l’ aprire una discussione su tale argomento oltrepasserebbe i confini del mio lavoro d’ indole puramente narrativa.
Sembrano fatti e ricordi di una età remotissima eppure ho conosciuto persone che vi assistettero e ne narravano i particolari.
La esecuzione dei Castrucci descritta nei diari del tempo mi fu narrata come un fatto raccapricciante da chi vi aveva assistito nella sua prima giovinezza. La tremenda giustizia si fece sul prato alle ore due pomeridiane con numeroso concorso di popolo e fu l’ultima sotto il governo agonizzante dei Baciocchi.
Tratto da Cesare Sardi,
Cesare Sardi (Lucca 1853-1924), si formò nell’ambito del cattolicesimo liberale a cui rimase fedele per tutta la vita. Tante le sue opere a carattere storico fra le quali ricordiamo (riedite da Pacini Fazzi) Lucca e il Suo Ducato e Vita Lucchese nel Settecento
Comments are closed.