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C’è un’altra storia. Antologia letteraria e artistica al femminile

a cura di Barbara Bellani, Iolanda D’Angelo, Nadia Verdile


pp. 344, f.to 17×24, ill. b/n, 2021
ISBN 978-88-6550-808-4
€ 20,00
Quante donne hanno fatto la storia? Quante donne sono state determinanti nell’evoluzione culturale, politica, letteraria, artistica e scientifica del nostro Paese e, più in generale, del mondo?
Moltissime. Eppure, se facessimo un sondaggio tra la popolazione o tra le ragazze e i ragazzi delle scuole e chiedessimo di nominare le prime cinque personalità di questi campi che vengono loro in mente, ci verrebbero restituiti quasi solo nomi maschili.
 (…)  Iniziare a raccontare queste altre storie, le storie delle donne e del loro valore, è fondamentale, perché lo è educare le giovani generazioni a una piena parità, al riconoscimento reciproco, alla liberazione da tutto ciò che ha impoverito la nostra società, seppure in maniera variabile durante i secoli, di un contributo fondamentale per un pieno progresso e sviluppo: il contributo delle donne.
dalla premessa di
Alessandra Nardini
Assessora istruzione e pari opportunità – Regione Toscana

 

 

Dal medioevo al novecento, un affollatissimo firmamento, di poetesse di artiste di eroine di sante, di pensatrici di musiciste di letterate, di giornaliste di filosofe. Una folla di artiste perlopiù ignorata dai manuali scolastici, dalle antologie e da tutti i corsi. Effettivamente C’è un’altra storia da studiare, non certo fatta di complotti e misteri, ma scritta, dipinta e messa in musica dalle donne di tutte le epoche – non senza enormi difficoltà!
Queste illustri figure non vengono quasi mai segnalate, né citate dai testi scolastici tantomeno le loro opere che, lungi dall’essere settoriali, si inseriscono altrettanto bene, di quelle più note – maschili -, nell’arte del loro tempo!

Le tre autrici quindi propongono una Nuova Antologia tutta al femminile che spazia dal medioevo fino alla metà del secolo scorso e porta alla luce molte figure femminili che hanno saputo arricchire con la loro arte la società del loro tempo.

 

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