La storia di Lucca passa anche attraverso le vicende di alcune famiglie i cui nomi riecheggiano ancora oggi non solo nella toponomastica, ma anche nelle leggende e negli aneddoti più curiosi e significativi per la città che fu.
Quello della famiglia Mansi è uno di questi nomi, forse il più suggestivo e in grado di accendere la fantasia e l’immaginazione.
Questa preziosa pubblicazione, realizzata in un cofanetto, ci conduce in un mondo conosciuto da esperti e studiosi ma probabilmente poco noto ai più. Un’occasione per scoprire che, oltre alla quasi mitologica figura di Lucida Mansi, l’albero genealogico della famiglia può vantare altri personaggi di rilievo, di cui possediamo concrete testimonianze di vita e di pensiero.
Il progetto editoriale consiste proprio nella riproposizione di documenti: due diari, due quadernetti in cui trovare resoconti di balli, serate, ricevimenti e finanche un ricettario, ma soprattutto due volumi da cui emerge la personalità particolarissima e sui generis dell’autore, il marchese Raffaello Mansi, “professionista” delle occasioni mondane che seppe ritagliarsi un ruolo ben definito di regista occulto, di maître nascosto.
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