di Edda Bresciani e Valerio Meattini
pp. 52, f.to 12×14, ill. b/n, 2019ISBN 978-88-6550-720-9
€ 7,00
Edda Bresciani e Franco Bonsignori si sono presentati nel 2016 come autori di haiku nello schema classico giapponese (5/7/5 sillabe o more) e di renga (5/7/5-7/7 more), tentando generi poetici così “altri e di altrove”. L’anno dopo Edda Bresciani e Valerio Meattini offrirono in lettura le loro composizioni, sedici haiku più uno, create secondo lo schema delle diciassette sillabe su tre versi. Lo scorso anno agli haiku dei due autori si aggiunsero quelli in latino di un amico – cifrato come Vespula – che li aveva estrapolati, con esercizio erudito, dai Carmina di Orazio.
Nel presente lavoro gli autori di haiku restano due, Edda Bresciani e Valerio Meattini, privi di Vespula con i suoi geniali adeguamenti da autori classici.
Invece vi si trova – oh empietà dell’autrice! – un haiku adattato (con sobrietà filologica!) da un testo sapienziale demotico…
Siano indulgenti le “Trentasei Poetesse Immortali” e i “Trentasei Poeti Immortali”, fra i quali primeggia Ki no Tsurayuki, il quale ha scritto: «La poesia del Giappone, avendo come seme il cuore umano, si espande in migliaia di foglie di parole…»; non poteva prevedere il gioco profano di foglie di parole in latino, in demotico… o in italiano…
Edda Bresciani, Professore Emerito di Egittologia nell’Università di Pisa, socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Ha fondato e dirige la rivista «Egitto e Vicino Oriente». Colleziona netsuke.
Valerio Meattini, ordinario di Filosofia teoretica e filosofia della mente all’Università degli Studi di Bari, è membro onorario del Circolo degli Inquieti e del Comitato scientifico della «Rivista internazionale di filosofia e pedagogia».
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