di Adriana Gallesi
pp. 64, f.to 12×16,5, 1990
ISBN 978-88-7246-104-4
Esaurito
Le nonne raccontano fiabe, storie di streghe e di briganti e anche vecchie ricette di cucina. Ai giovani d’oggi pare proprio una fiaba sentir parlare della grande festa che una volta ricorreva nelle famiglie quando si ammazzava il maiale; o di quando con gioia di grandi e piccoli appariva sulla misera tavola una pietanza fumante dal profumo genuino che ancor più stuzzicava il già gagliardo appetito. Una fiaba ricca di valori umani, di tradizioni, di cultura e di antica gastronomia. I ragazzi della Scuola Media “Pascoli” di Castel-nuovo Garfagnana e della Scuola Media di Camporgiano si sono fatti raccontare dalle loro nonne “i mangiari” di una volta in Garfagnana. Abbiamo scoperto che in questa terra di montagna venivano preparati piatti semplici, di pochi ingredienti, perché pochi erano i prodotti che la terra offriva, ma genuini e dal sapore robusto. È una vecchia cucina che vai la pena di essere riproposta oggi sulle nostre tavole non solo per il gusto di scoprire la tradizione, ma per guadagnarci anche in salute; perché come dicevano le nonne “al tempo che si mangiava la polenta di neccio i contadini non conoscevano le medicine e le giovanotte erano sode e rosse come mele”. Gli alimenti erano castagne, patate, fagioli, farro, miglio, frumento, granoturco, latte, cacio, poca carne ed in prevalenza di maiale, frutti di bosco, funghi e qualche trota. All’insegna della spontanea e semplice genuinità molte ricette sono state trascritte così come le nonne le hanno raccontate ai ragazzi, alcune contengono espressioni e parole tipicamente garfagnine.
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