Intorno alla traduzione di Moscardino
a cura di Barbara Patrizi
introduzione di Angela Guidotti
pp. 96, f.to 17×24, 2006
ISBN 978-88-7246-733-6
€ 16,00
Il carteggio intercorso tra Enrico Pea ed Ezra Pound offre più di uno spunto di riflessione, sia sul ruolo svolto da Pound nell’ambito della vita letteraria e, in senso più ampio, culturale del nostro paese tra gli anni quaranta e sessanta, che sul caso Pea, vale a dire la collocazione di quest’autore e di Moscardino in particolare, nell’ambito del panorama del romanzo italiano tra le due guerre. Non solo, il fatto che al centro del carteggio si collochino problemi linguistici di traduzione, aiuta senz’altro a chiarire meglio, da un lato i caratteri del romanzo di Pea, la sua indiscutibile “unicità” nella creazione di un linguaggio che va ben oltre il colore dialettale, ponendosi come “lingua” letteraria a tutti gli effetti, dall’altro la forte spinta poundiana all’esercizio del tradurre come veicolo primario di trasmissione fra culture, insieme alla ricerca sulla pregnanza del lessico, ossia la forza della parola, che Pea fa oggetto del più coraggioso sperimentalismo.
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