di Neva Finucci
pp. 64, f.to 12×16,5, 2005
ISBN 978-88-7246-668-1
€ 4,00
Pianta della famiglia delle rosacee, nella nostra lingua il nome del melo è la traduzione dal latino malus. Pur essendo noto fin dall’antichità, non è dato sapere con certezza l’esatto luogo di origine. Il suo frutto, la mela, esiste in tantissime varietà reperibili tutto l’anno, perché maturano in periodi diversi. Da non trascurare le varietà selvatiche spontanee, meno appariscenti di quelle coltivate, ma altrettanto saporite e ricche di principi alimentari. In italia il malus si trova in ogni regione con diversa intensità: la maggior produzione è in Trentino Alto Adige. La mela è un frutto polposo caratterizzato da alto contenuto di acqua, con tracce di protidi, modica quantità di zuccheri, con alto contenuto di acido malico e vitamine, con l’apporto di appena 50 calorie ogni 100 g. La mela è rinfrescante per la grande quantità di succo acidulo che stimola la digestione, protegge le mucose gastriche e favorisce l’assimilazione del calcio. Da sempre molto usata nell’alimentazione umana con tante ricette semplici e complicate, di antipasti, primi, secondi e soprattutto dolci, per tutti i gusti e per tutte le età. La troviamo anche in bevande come succhi e bibite, come liquore (il calvados della Francia), ma anche nel vino di mele, il sidro, da cui si ottiene l’aceto di mele.
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