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L’Occhio del Tempo

di Dantes

, , pag. 80,f.to 21×25, ill. col, 2022
ISBN 978-88-6550-824-4
€ 20,00

Catalogo di mostra

La natura che si riappropria degli spazi persi: vecchie dimore, piccole chiese, edifici un tempo destinati ad attività produttive rivestiti da piante, foglie, erba, muschio.
Una sorta di rinaturalizzazione di spazi altrimenti preclusi.
Luoghi ritenuti dall’uomo ormai inutili e infruttuosi sono un patrimonio che la natura è in grado di riciclare, potremmo anche dire di rigenerare: laddove l’uomo abbandona, la natura dà nuova vita, anche se ad uno sguardo superficiale può non apparire così.
La salvezza del mondo è nella natura selvaggia, sostiene il filosofo americano Henry David Thoreau, che ci insegna a vivere i luoghi e non solo ad occuparli.
Come ricopre le pietre di edera, per Hugo, la natura riversa amore per gli uomini, ne è fonte di vita. Motivo per tutelarla sempre più, invece che deturparla e sfregiarla.
Le fotografie di Dantès, scattate in vari luoghi della Provincia di Lucca, particolari, originali, suggestive, frutto di un lungo e appassionato lavoro di ricerca, oltre a farsi apprezzare per l’aspetto artistico, rappresentano anche un messaggio di speranza per il futuro con il loro invito ad osservare l’ambiente, amarlo e prendersene cura.
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