di Raffaele Domenici
pp. 148, f.to 17×24, ill. col., 2018
ISBN 978-88-6550-655-4
€ 20,00
Le espressioni della devozione, popolare e non, sono in genere caratterizzate da semplicità, ma in molti casi nascondono un retroterra di vaste proporzioni e di notevole complessità, la cui esplorazione può condurre a risultati di prim’ordine e spesso a inaspettate sorprese. Il tema della Madonna del Latte si presta egregiamente a sollecitare particolari forme di richiesta di intercessione e di grazia. Ricostruire diacronicamente le vicende della Madonna del Latte si traduce in una avventura di grande spessore culturale, che presuppone il ricorso multidisciplinare ad un ventaglio di ambiti.
L’excursus che Domenici fa delle varie tipologie iconografiche del tema ci avvicina ai grandi artisti: fra i massimi pittori e scultori della storia dell’arte europea non pochi si sono misurati con questo soggetto. E anche questo dato, magari, per molti sarà un sorpresa. Seguendo le opere di questi artisti di prima grandezza si può anche assistere, per così dire, in diretta all’evoluzione del tema nel senso di una progressiva umanizzazione dei personaggi e dei gesti: un’evoluzione che va di pari passo con l’affermarsi dell’Umanesimo in campo culturale.
Si deve essere grati a Domenici anche per l’ultimo capitolo del libro che tratta delle Madonne del Latte, in un modo o nell’altro, definite “lucchesi”. Ai cittadini dell’arborato cerchio, come il sottoscritto, la cosa fa molto piacere, anche se dicendolo si rischia di essere accusati di provincialismo, accusa che assolutamente non può essere rivolta a questo libro, che si muove invece su orizzonti molto estesi e affronta l’argomento a tutto campo, risultando praticamente esaustivo.
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