di Francesca Fedi
pp. 320, f.to 15×21, 1997
ISBN 978-88-7246-247-8
€ 18,08 Disponibile in ebook su Torrossa
La questione della cultura figurativa di Leopardi è stata per lo più elusa dalla critica o ignorata, o in qualche caso respinta addirittura come inesistente. Il lavoro che qui si presenta è fondato sull’idea che valesse la pena di affrontare quella questione, riconoscendole da un lato la dignità di soggetto autonomo e specifico di ricerca, verificando dall’altro in che misura e in che modo essa fosse intrecciata alla cultura letteraria e filosofica dell’autore, tenendo conto che i periodi di isolamento (pur sempre relativo) avuti da Leopardi, non gli impedirono di venire a contatto con il diffondersi delle mode anche artistiche che segnarono il gusto corrente nei primi decenni dell’Ottocento.
Francesca Fedi (Pisa 1961) si è laureata in Letteratura Italiana a Pisa e si è perfezionata presso la Scuola Normale Superiore. Svolge attualmente attività di ricerca, come borsista, presso l’Università di Siena. Ha pubblicato saggi sulla letteratura del Settecento e sull’estetica neoclassica (L’ideologia del bello. Leopoldo Cicognara e il classicismo fra Settecento e Ottocento, Milano, Angeli 1990; Aurelio Bertola De’ Giorgi un poeta massone e la letteratura come riposo, in «Rassegna europea della letteratura italiana», 2, 1993.
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