di Lidia Luberto
pp. 84, f.to 12×16,5, 2017
ISBN 978-88-6550-620-2
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Miriam Mafai (Firenze, 2 febbraio 1926 – Roma, 9 aprile 2012), aderì al partito comunista italiano nel 1943, partecipando alla Resistenza. Cronista parlamentare dell’Unità, ha poi diretto il settimanale Noi donne. Collaboratrice di Paese Sera e della Repubblica, è stata presidente della Federazione nazionale della stampa italiana
La Miriam che conosco raccontava la vita con attenzione e sicurezza. Aveva preservato lo sguardo sull’ambiente e sulla società che la circondava di chi ha attraversato tutti i grandi eventi del ’900: l’orrore della guerra, le persecuzioni razziali, la Resistenza, la nascita della Repubblica, l’attenzione agli altri, l’avversione per le ingiustizie, il comunismo, il femminismo, ed ha la consapevolezza della fragilità della democrazia e dei rischi che può correre. Di questa “vita” Miriam è stata protagonista, ci ha raccontato “come eravamo” noi, le donne ed il nostro paese, sul filo di una narrazione emozionante, sempre partecipe.
[dalla Prefazione di Irene Giacobbe]
LIDIA LUBERTO nata a Carinola, vive a Caserta. Docente di Lettere, come giornalista ha collaborato con riviste, emittenti locali e periodici; ha firmato per i quotidiani «Il Giornale di Napoli», Roma, «Il Corriere del Mezzogiorno», edizione regionale del «Corriere della Sera», per i quali si è occupata di temi di carattere sociale e culturale, di problemi legati alla tutela dei beni artistici e architettonici, nonché di questioni relative alla condizione femminile. Attualmente collabora con il quotidiano «Il Mattino». È co-fondatrice e animatrice del Premio giornalistico nazionale “Matilde Serao”. Questo è il suo secondo libro; il primo, di narrativa, è La casa delle bifore.
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