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Pietro Pera e il mondo dei libri a Lucca tra Sette e Ottocento

a cura di Davide Martini


pp. 242, f.to 17×24, ill. b/n, 2024
ISBN 978-88-6550-972-2
€ 17

Pietro Pera (1796-1846), canonico e successivamente arcivescovo di Lucca, fu una figura di rilievo nella scena culturale cittadina all’inizio dell’Ottocento. Svolse il ruolo di bibliotecario particolare per il duca Carlo II di Borbone, contribuendo in modo sostanziale alla creazione della Biblioteca Palatina di Lucca, poi trasferita a Parma. Il recente ritrovamento del suo personale archivio, contenente oltre 10.000 manoscritti inediti e 3.000 lettere autografe, offre nuove prospettive sul suo lavoro e sui rapporti con i principali protagonisti del commercio librario dell’epoca. Questo volume raccoglie diversi contributi, molti dei quali presentati durante il convegno “Commercio e raccolte librarie a Lucca tra declino della Repubblica e fine dell’indipendenza cittadina: Pietro Pera bibliotecario palatino e arcivescovo di Lucca” (Lucca, Chiesa di Santa Maria Annunziata dei Servi, 16 ottobre 2021). Da questi studi emergono non solo legami familiari e di amicizia, ma soprattutto i contatti di Pera con il vivace mondo del libro tra Sette e Ottocento. Tale iniziativa, supervisionata scientificamente dall’Università Cattolica di Milano e realizzata con il patrocinio della Società Bibliografica Toscana, si inserisce nel più ampio progetto di ricerca “ORIGO. Alle origini della Biblioteca Palatina di Parma: il mercato librario toscano e italiano nella prima metà del XIX secolo e la costituzione della Biblioteca Palatina di Lucca”, il quale intende promuovere lo studio e la valorizzazione dell’Archivio Pera, ora interamente depositato presso l’Archivio Storico Diocesano di Lucca.

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