di Divo Stagi
pp. 136, f.to 13,5×21, 2019ISBN 978-88-6550-701-8
€ 14,00
Nel 75° anno dalla Liberazione di Lucca la nostra città intende celebrare con particolare attenzione e dedizione questo anniversario importante. […]
Quella di Divo Stagi è una vicenda di risveglio, di graduale percorso, che evolve da una iniziale inconsapevolezza e soggezione alla cultura fascista verso una liberazione del pensiero e la nascita di una responsabilità civile. Il suo rifiuto della violenza e della guerra, il coraggio nell’accettare di vivere nella clandestinità pur di non contribuire ad aumentare l’ingiustizia ci richiama al compito di costruire una città che garantisca libertà e rispetto a tutte le persone. […]
Divo Stagi ci permette di comprendere appieno la forza dirompente di questi valori e delle persone che li hanno incarnati, riesce a restituircene lo spessore e la profondità. Ci fa sentire più uniti e segna una nuova alleanza tra le generazioni. Ci permette di conservare la memoria di quegli avvenimenti e di quelle persone e di renderla più condivisa quanto più conosciuta e approfondita.
La memoria della Liberazione della nostra città rivive anche grazie a Divo Stagi che ringraziamo per essere qui, oggi, donne e uomini liberi.
(dalla prefazione)
Nasce il 28 aprile 1924 a Fagnano, da Agostino, agricoltore, e da Emma Baiocchi, operaia della Manifattura Tabacchi di Lucca. È sposato e padre di due figli. Ha dedicato quarant’anni della vita lavorativa alla Cassa di Risparmio di Lucca dove ha ricoperto il ruolo di Direttore Centrale. Da pensionato, nella Parrocchia di S. Anna dove è vissuto per cinquantacinque anni, ha svolto attività di volontariato soprattutto nell’assistenza agli anziani.
Appassionato di musica, ha diretto per tutta la vita cori parrocchiali ed è stato per diversi anni organista.
Si è sempre dilettato a scrivere dando vita ad alcuni volumetti che non sono stati pubblicati, ma offerti in dono ad amici. Tra questi Il mio papà, una storia di emigrazione, poi pubblicato a puntate nella rivista “Lucchesi nel Mondo”.
È stato vincitore del premio “Custer De Nobili” a Coreglia per un raccontino in vernacolo lucchese.
Attualmente abita in Via S. Donato a Lucca.
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