di Laura Sanguineti White
pp. 132, f.to 17×24,ill. col., 2016
ISBN 978-88-6550-510-6
Esaurito
Il presente volume esamina, concentrandosi sul Decameron, le molte immagini, i frequenti termini lessicali e le immaginose metafore provenienti dalla sfera della gastronomia presenti nel tessuto narrativo dell’opera rivelandone la matrice naturalistica e umana e il gusto dell’autore per il quotidiano. Il cibo viene qui considerato nella sua fisicità e sensuosità di entità commestibile e come riflesso di abitudini culinarie e precetti medici dell’epoca.
Si è voluto dimostrare che nella rappresentazione del cibo, Boccaccio illustra la potenza e la centralità dei sensi nella vita umana e ne celebra gioiosamente la loro funzione conoscitiva. Pertanto questo studio si propone di evidenziare lineamenti particolari dell’arte del grande narratore certaldese che rappresenta l’universalità della vita umana nella varietà dei narrati ma anche le particolarità caratterizzanti del quotidiano.
Allo scopo di rispettare la struttura del Decameron come ideata dal suo autore, le analisi delle ricorrenze di cibo sono raggruppate per giornata e per argomento
Laura Sanguineti White è docente di letteratura e cultura italiana all’università di Rutgers nel New Jersey, dove insegna corsi graduate e undergraduate su Petrarca, Boccaccio, Barocco, Illuminismo, “food studies” e “Venetian studies”. È autrice di numerosi articoli su diversi periodi della letteratura italiana e di vari volumi: Boccaccio e Apuleio. Caratteri differenziali nella struttura del Decameron (1977); La scena conviviale e la sua funzione nel mondo del Boccaccio (1982); Dal detto alla figura (1992); Venice: cità Excellentissima. Selections from the Diaries of Marin Sanudo (2008) con P. Labalme; e ha curato due volumi: Studi in onore di Marga Cottino-Jones (2003) con A. Baldi e K. Phillips e Forma e parola (1993) con D.J. Dutschke, P.M. Forni, F. Grazzini e B.R. Lawton.
Nel 2005 Laura Sanguineti White è stata nominata Ufficiale dal Presidente della Repubblica Italiana e nel 1999 è stata inclusa nell’Italian American Hall of Fame.
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