di Michel Plaisance
Traduzione a cura di Martina Bagnai Lo Sacco
pp. 176, f.to 14×21, 2008
ISBN 978-88-7246-823-4
€ 15.00 Disponibile in ebook su Torrossa
Il teatro del Rinascimento è un fenomeno complesso che può essere messo a fuoco da diversi punti di vista. Questo lavoro affronta testi teatrali e contributi teorici particolarmente significativi per il progressivo delinearsi del canone drammaturgico nel Cinquecento, attraverso un’analisi che punta a cogliere la rete dei rimandi, ora armonici, ora conflittuali, tra un’opera e l’altra. Seguendo il fitto dibattito che coinvolge numerosi esponenti della vita letteraria e teatrale del secolo, in un confronto costante con gli interventi concreti dei drammaturghi allʼinterno dei loro testi teatrali. L’attenzione si rivolge poi alle intersezioni tra teatro e altri generi affini (come novella e dialogo) e alle prime forme di collaborazione fra autori di testi e scenografi che partecipano alla produzione degli eventi spettacolari. Emerge così la presenza ricorrente di due temi significativi: quello autobiografico, vera e propria sfida per i drammaturghi in un genere che nega l’autorappresentazione e sembra imporre, con l’ossequio all’imitazione, strutture rigide e tipologie tradizionali; e il tema della follia, rappresentata sotto varie forme, da individuale a collettiva, da autentica a simulata, ma sempre ricca di molteplici significati. Risultato di questo lavoro è un panorama meno inerte di quello che sarebbe delineabile con un’indagine strettamente settoriale, nel quale l’interesse che il secolo rivolse al teatro, intenso e qualitativamente assai alto, appare arricchito dall’intreccio dialettico tra creatività e riflessione teorica che qui viene attentamente indagato.
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