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Vita lucchese nel settecento

di Cesare Sardi

pp. 152, f.to 17×24, ill. b/n, 2019
ISBN 978-88-6550-726-1
esaurito
Le pagine di Sardi ci accompagnano in un viaggio nel tempo che ci rende maggiormente consapevoli, rispetto a quanto siamo avvezzi a pensare, di come le condizioni materiali di vita, nel XVIII secolo, fossero ancora tanto lontane dalle nostre, e influenzassero in maniera determinante tutti gli aspetti della realtà sociale e dell’esistenza personale.
[…] I viaggiatori che giungevano in città erano obbligati a passare da Porta San Pietro e a consegnare le armi che eventualmente avessero con sé; erano anche tenuti a registrarsi al loro arrivo, ottenendo un biglietto da esibire al locandiere, senza il quale non avrebbero potuto trovare un alloggio. Nondimeno, nel corso del XVIII secolo Lucca fu visitata da molti personaggi, più o meno illustri, che non erano attratti tanto dalle chiese romaniche, anzi all’epoca ancora poco considerate (eccetto che da Bernardo Bellotto, che raffigurò, fatto per nulla scontato, San Martino e Santa Maria Bianca), quanto dalla fama di ordine e decoro di questa piccola repubblica linda e ben governata, priva di accattonaggio e di criminalità, sobria negli usi e nel tenore di vita, oculata nell’amministrazione.
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